Cavalieri Templari a Monte Sant’Angelo
I cavalieri templari furono uno dei primi ordini religiosi cavallereschi cristiani del medioevo, la nascita di quest ordine viene collocato nella Terrasanta. In quell’epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell’Ordine templare, dandosi il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. Grazie anche ai concili a loro favorevoli si espansero e acquistarono terre e castelli, così avviarono una meticolosa organizzazione dell’Occidente, utilizzando l’Europa come insediamento agricolo, economico e politico.
La Puglia è al centro, posta in posizione mediana fra le due principali sedi dell’Ordine: Parigi e Gerusalemme. Anche geograficamente la Puglia punta verso Oriente, quasi un ponte fra l’est e l’ovest, fra cristiani e mussulmani, cattolici e ortodossi, latini e bizantini. Risulta quindi chiara la grande presenza dei templari in Puglia. Non solo la posizione era strategica ma politicamente la Puglia del XIII secolo era sottoposta al dominio di una dinastia francese, gli Angioini. Nella Puglia settentrionale prevalevano gli insediamenti interni nelle fertili terre della Capitanata, ad eccezione di Manfredonia, che era un porto d’imbarco di un certo rilievo e Monte Sant’Angelo sul Gargano, tra l’altro meta dei pellegrinaggi medioevali. Le domus della Capitanata erano dedite alla coltivazione e alla raccolta di cereali e legumi che venivano imbarcati per la Terra Santa.
Nella località di Monte Sant’Angelo i Cavalieri Templari possedevano almeno 4 domus, 4 vinee (due delle quali a Mattinata), 1 desertina, 1 vineale ed 1 tenimento dai quali ogni anno venivano ricavate grano, mosto e olio per circa 19 once. Poiché molti dei beni templari in Capitanata furono confiscati per ordine di Federico II e ne fu redatto un inventario disponiamo di informazioni molto analitiche circa la consistenza del patrimonio fondiario templare e il reddito che esso produceva.
Monte Sant’Angelo è un angolo di mondo tra realtà e leggenda, sospeso tra terra e cielo, situato sullo stesso parallelo di Roma, in cui l’Arcangelo Michele ha fissato la sua dimora terrena. Sono queste le coordinate geografiche e storiche della città, innalzatasi a 843 metri sul livello del mare. Situatasi su rilievo sud del promontorio garganico di cui è capitale indiscussa. Ma il Medioevo, epoca di pellegrinaggi transnazionali come quello micaelico sul monte Gargano, ha costituito anche l’occasione per tanti cristiani di mettersi in viaggio alla ricerca di Dio, in modo da ottenere il perdono dei peccati.
Monte Sant’Angelo è stata una delle mete di tali pellegrinaggi e proprio Monte Sant’Angelo sembra ancora oggi una città immersa nella storia medioevale, in cui la leggenda delle apparizioni micaeliche si mescola ai tanti racconti che parlano del santuario di San Michele come del luogo in cui facevano tappa i cavalieri templari come accade ancora oggi,genti da ogni parte d’Italia giungono in cima a questo monte per riunirsi nel santuario micaelico ed ottenere la benedizione da parte dei sacerdoti officianti. La figura santa dell’Arcangelo Michele è arrivata in Capitanata provenendo da Costantinopoli, San Michele nella sua rappresentazione tradizionale, è il vincitore di satana e di tutte le malattie, protettore e consolatore dei fedeli e nemico della povertà, della sofferenza che in forma di male guarisce con l’acqua e ne schiaccia la natura demoniaca col piede.
A partire dall’alto medioevo il santuario divenne altresì modello per altri luoghi sacri dedicati a San Michele, in terre vicine o lontane, come Mont Sant Michelle all’opposto settentrionale dell’Europa: costante dei luoghi era la presenza di una grotta, luogo di apparizioni sovrannaturali.